Fimosi

Definizione

Fimosi  può considerarsi un termine generico per indicare una condizione anatomica del pene caratterizzata dalla impossibilità di scorrimento del prepuzio sul glande sottostante.
Per quanto concerne l’età pediatrica è doveroso distinguere tre principali condizioni in cui la fimosi ha significato e conseguenze differenti.

  1. Fimosi fisiologica

E’ normalmente presente nel lattante e nei primi 2 anni di vita  nella maggior parte dei bambini. La pelle del prepuzio risulta fisiologicamente aderente al glande e questo è utile per mantenere protetta e sterile la pelle molto sottile e delicata che ricopre il glande, che altrimenti, con il ristagno e il contatto con urina del pannolino, tenderebbe ad infiammarsi.
Pertanto, serrata o meno che sia la fimosi fisiologica, non deve essere sottoposta a manovre improprie da parte di genitori, pediatri, chirurghi… non va attuata manovra alcuna almeno per i primi due o tre anni di vita, salvo una adeguata igiene quotidiana della cute esterna. Il rischio di “ginnastica prepuziale” inopportuna è quello di creare micro-lacerazioni del sottile prepuzio e piccole cicatrici prepuziali di riparazione, che possono compromettere la normale elasticità negli anni a venire.
Al contrario, una attesa opportuna vede il progressivo scollamento spontaneo tra glande e prepuzio iniziare verso i 2 anni di vita, il processo si completa fisiologicamente nel 90% dei casi entro i 3-4 anni di vita (1).

  1. Fimosi Congenita Vera

Dopo il 4° anno di vita, l’impossibilità di scorrimento del prepuzio, che permane assumendo l’apice del prepuzio un aspetto ristretto “proboscidale”, configura un quadro non più normale che si definisce Fimosi Congenita. Il termine congenita sta a differenziare questa situazione dalle fimosi iatrogene (vedi fimosi cicatriziale) o secondarie ad infiammazione (ripetute balanopostiti). Non sempre la fimosi congenita deve essere sottoposta ad intervento. Attualmente è pratica corretta, che offre risultati molto buoni, l’uso di steroidi locali sec. l’originale protocollo descritto dal Prof. Freeman di Toronto (Betametasone crema allo 0,05%, due volte al giorno per almeno 2 mesi). Il 90% dei pazienti trattati con questo protocollo conservativo/medico si normalizza completamente. Circa il 10% risultano refrattari al trattamento e necessitano di intervento chirurgico di circoncisione (vedi trattamento). 

  1. Fimosi Cicatriziale

E’ lo spiacevole risultato di pratiche scorrette di “ginnastica prepuziale”, in soggetti troppo piccoli, che subiscono, per la delicatezza del prepuzio micro-lacerazioni, e successive riparazioni cicatriziali. Il prepuzio di questi soggetti è irrecuperabile, e non risponde al trattamento conservativo. Altre volte la fimosi cicatriziale è invece il risultato di infiammazioni/infezioni ricorrenti definite “balanopostiti”. Anche in questo caso il prepuzio perde progressivamente elasticità e diviene cicatriziale. Quindi, 99% dei casi la fimosi è da considerarsi una affezione  acquisita, ossia conseguenza di fenomeni flogisti e/o meccanici.
Tutte le fimosi cicatriziali richiedono intervento chirurgico di circoncisione.

  1. Aderenze Balano-Prepuziali

Sono fisiologiche fino al 5° anno di vita e in genere non ostacolano l’esposizione del meato uretrale. E’ frequente osservare un’asimmetria dell’adesione. Vanno trattate ambulatorialmente in modo opportuno dal pediatra o dallo specialista chirurgo pediatra. Si devono usare anestetici locali in crema, assorbibili per via cutanea, al fine di evitare al bambino qualsiasi tipo di dolore, disagio e stress.